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sabato 7 settembre 2013

Civiltà significa rispetto per l'altro


Se l'uomo volgesse uno sguardo al passato, avrebbe buone ragioni di essere orgoglioso. Ne ha fatta di strada da quando incominciò a scheggiare la prima pietra per costruire un utensile. È venuto il momento di confrontare il progresso con la civiltà. Noto, nell'odierna società un disordine mentale che porta alla soppressione dell'altro (anche fisicamente). Superbia ed egoismo causano questo disordine fino a farci credere che si è dominatori incontrastati dell'universo. Non si deve confondere il progresso con la civiltà. La vera civiltà consiste nel sapere applicare le doti migliori dello spirito umano, realizzando il principio di una saggia convivenza con gli altri individui e gli altri popoli.
Si prospetta così il problema della libertà a cui è legato quello della democrazia. Quello della libertà è un problema importante per la collettività e per l'individuo, infatti siamo liberi ma non possiamo intralciare la libertà degli altri. Senza un modo di vivere equilibrato si hanno le prime rivoluzioni per l'errata interpretazione della libertà considerata, in passato, monopolio delle classi privilegiate che opprimevano i meno abbienti. A causa di questa errata interpretazione della libertà nacque in Francia la rivoluzione che finì in una vera e propria carneficina.
Sono sempre necessarie delle leggi che siano espressione della collettività e non volontà di un dittatore o di una oligarchia. Con leggi simili nasce spontaneamente il rispetto del cittadino per se stesso e per gli altri. Soltanto in uno stato civile, veramente democratico, si può raggiungere questo traguardo,attraverso un'educazione politica impartita al popolo e per mezzo di una coscienza civica che il popolo assimila, senza quasi accorgersenre, vivendo in armonia con i suoi simili. Il grado di civiltà così conseguito favorisce una coesistenza pacifica con altri popoli fondata su principi di comprensione e rispetto. Un simile modus vivendi non è affatto utopistico, abbiamo degli esempi di questo tipo in alcuni paesi del Nord Europa.
La buona volontà, la civiltà, la democrazia, l'ordine armonico per la libertà, il rispetto delle tradizioni inserito in una mentalità più aperta, sono fattori determinanti per superare barriere di lingua, di pregiudizi e di religione...

1 commento:

  1. Sono d'accordo con te Sara, ma la coscienza civica non si impara da soli, va insegnata fin dall'infanzia...in quanti lo fanno? Nelle scuole non mi risulta. Nella famiglia si fa ancora? Io vedo ragazzini ai quali tutto è permesso: saranno adulti liberali prima di essere liberi? ciao buona Domenica!

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