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sabato 11 dicembre 2010

MESSAGGIO DI NATALE

Natale si avvicina. Auguri a tutti di pace e amore.
Non c'è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona gioia e speranza. L'entusiasmo del Natale è avvolto da un alone di letizia. Gioia, speranza, giustizia, fratellanza fra i popoli, sono i veri frutti di questo annuncio che si ripete ogni anno.
Il Natale del Signore è essenzialmente annuncio di Letizia. Purtroppo succede che proprio per questa festività in molte famiglie si verificano malintesi e malumori. La parola "letizia" sembra oggi una parola vuota, priva di significato. Sembra anzi fare dell'ironia contro milioni di esseri umani che non hanno mai conosciuto un giorno di pace, di serenità; contro tutti quelli che vivono in zone martoriate; popoli interi costretti a viveri nella fame e nella miseria; bambini che ogni giorno muoiono per denutrizione... il tutto nella quasi totale indifferenza di coloro che conducono una vita agiata e senza problemi.
Eppure ognuno di noi sa che la Gioia non è un sentimento di poca importanza, non è qualcosa di secondario per la nostra esistenza.
Come si può esultare e festeggiare il Natale quando ci sono milioni di uomini, donne e bambini che patiscono la fame? Come si può riunirsi per il cenone, giocare a carte e ballare quando molti civili muoino per guerre fratricide?
Il nostro Dio non forza i ricchi a spogliarsi e nemmeno i poveri a rapinare.
Si dovrebbe comprendere che i ricchi hanno un debito verso i più poveri e sfortunati di loro. Il nostro cuore dovrebbe sentirsi profondamente commosso per l'infelicità di altri esseri umani e dovremo essere spinti in modo irresistibile ad aiutare i più deboli.
Il 2011 si avvicina, la nostra tecnologia è molto avanzata, stiamo per conquistare spazi interplanetari che ieri ci sembravano irraggiungibili, molte malattie sono state debellate eppure... milioni di bambini muoiono ancora per fame.
Il nostro ESSERE SUPREMO vuole per questo Natale che l'uomo (ogni uomo, ricco o povero che sia) si convinca a fare nascere dentro il suo cuore l'uomo nuovo, l'UOMO FRATELLO.
Vorrei che per Natale tutti i bambini del mondo potessero mangiare il panettone e giocare e divertirsi; vorrei un mondo diverso, di pace e di amore; vorrei che tutte le donne e gli uomini della terra si stringessero le mani formando un allegro girotondo.