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mercoledì 31 luglio 2013

Legge disuguale per tutti...È ORA DI FINIRLA


Una nazione in piena crisi: manca il lavoro per i giovani, le pensioni sono al minimo storico, la credibilità internazionale è sotto i tacchi, mentre stiamo in trepida attesa se Berlusconi sarà condannato come un semplice cittadino che commette un reato o si cercherà qualche cavillo per sottrarlo alla legge, essendo la legge disuguale per tutti e relativa alla persona che commette il reato.

Il cavaliere pensa di ribaltare l'eventuale risultato negativo accettando ed esaltando il ruolo vittimistico del perseguitato che favorirebbe i consensi al PdL, visto la tendenza auto-punitiva del popolo italiano.

Il perseguitato....

dalle olgettine che pretendono un vitalizio in cambio delle testimonianze a discolpa;

dalla moglie che vuole un vitalizio solenne quale compenso per averlo tollerato tanti anni e averla mortificata in troppe occasioni;

dai magistrati di Bari che lo accusano di avere corrotto Tarantini in cambio di testimonianze edulcorate

dai magistrati di Napoli che lo accusano di avere corrotto De Gregorio per far cadere il governo Prodi;

da De Benedetti al quale la magistratura ha riconosciuto un risarcimento di oltre 500 milioni di euro per il lodo Mondadori, nel quale il cavaliere riuscì a corrompere anche un magistrato;

dai magistrati di Milano che non credono alla testimonianza delle escort scritte a libro-paga;

dalla contessa Beatrice Rangoni Machiavelli, cognata della marchesina Casati Stampa alla quale il cavaliere avrebbe (ma il condizionale è solo eufemistico) truffato la villa di Arcore grazie alla complicità del tutore dell’ex proprietaria, allora minorenne, Cesare Previti.

da me che chiede da anni di sapere a quale titolo il cavallerizzo si è appropriato delle aree demaniali pertinenti alla villa La Certosa, costruendo abusivamente porti, approdi sottomarini per sommergibili, migliaia di metri cubi di costruzioni regolarmente abusive e nascondendo il tutto dietro un fantasioso “segreto di Stato”.
È ora di finirla e di dimostrare un po' di dignità. sempre se gliene resta...

Rosario Amico Roxaxs

venerdì 12 luglio 2013

Magdi Allam: vergognoso!!!



Lo storico pellegrinaggio di Papa Francesco a Lampedusa, del quale avremo modo di parlare a lungo, ha avuto un’appendice a dir poco “vergognosa”, concretizzata in un articolo di critica dell’apostata Magdi Allam pubblicato sul suo foglio “Io amo l’Italia”.

L’articolo non merita commenti, ma se qualcuno volesse leggerlo per verificare la bassezza culturale dell’autore può andare a visionarlo in :


http://ioamolitalia.it/editoriale/se-il-papa-a-lampedusa-benedice-i-clandestini.html


Il termine “lavoro nero” ha assunto il significato di lavoro nascosto, invisibile, per mimetizzarsi nelle cantine delle evasioni fiscali; ma è nel lavoro nero che si verifica ma maggior quantità di “morti bianche” il tutto con un utilizzo della scala cromatica, a dir poco paradossale.

Ma lavoro nero dovrebbe poter identificare anche un lavoro non chiaro, non identificabile nel suo realizzarsi; un lavoro poco onorevole e in quanto tale eseguito nascondendosi o elevando intorno a sé una barriera protettiva.

Chiamerei “lavoro nero”, in quest’ultimo senso, quello svolto da Magdi Allam ed esaltato a fini elettorali.

Ci fanno vivere nella costanza del paradosso, dell’improbabile e dell’improponibile; Magdi Allam, egiziano, musulmano, si è fatto cattolico, cristiano mentre dichiara di “amare l’Italia”, e organizza manifestazioni in difesa dei cattolici e del cattolicesimo, indicando la religione alla quale apparteneva, almeno sulla carta, come il pericolo maggiore per la sopravvivenza stessa del cristianesimo; incassò l’appoggio incondizionato del pontefice Benedetto XVI che lo ha battezzato in mondovisione, incassando anche la candidatura al Parlamento europeo che gli offrì Casini e l’UDC; nessuno lo identifica per quello che è: un apostata opportunista.
La strategia di Magdi Allam appare sempre più sconcertante; mentre l’intero pianeta tenta di scongiurare l’acuirsi delle guerre e la loro trasformazione in una reciproca “guerra santa”, il musulmano egiziano neo-cattolico con scorta e autista, getta benzina sul fuoco al solo fine di inasprire gli animi.
C’è chi lo manovra per documentare le sue aberranti tesi ?
C’è chi è interessato acchè le guerre preventive possano ricevere l’unzione della legittimità e della santità ?
Così si materializza il paradosso: la Chiesa è stata difesa da un ex musulmano, il quale, proprio in tale veste accusa i suoi ex-confratelli nella fede di nutrire programmi di distruzione di massa del mondo cattolico e cristiano.
Sono ben pochi i lettori che hanno seguito le evoluzioni di Magdi, transitato dall’estrema sinistra radicale ad una posizione opportunista.

Il governo Berlusconi lo dotò di scorta protettiva per una fatwa che sarebbe stata pronunciata contro di lui per le affermazioni contro l’Islam; così è diventato il più protetto nemico del mondo islamico, e non perde occasione per identificare nell’Islam il più grande pericolo per questo occidente, trascurando le aggressioni che l’Occidente organizza, ma esaltando l’efferatezza di quanti reagiscono alle aggressioni. Non l’ho mai sentito intervenire con toni di condanna, quando dalla stampa apprendiamo, con notizie veloci, da dimenticare, di bombardamenti nei quali centinaia di bambini perdono la vita. Ha avuto anche parole durissime contro il più grande teologo e storico dell’Islam Tariq Ramadan, colpevole di aver tracciato l’itinerario di integrazione della cultura e della religione islamica in Europa.
E’ stato Tariq Ramadan a chiarire che l’interpretazione della Jhiad come guerra santa è di tre o quattro secoli successiva al Profeta e alla nascita dell’Islam, con versetti che non fanno parte del Corano e che sono conosciuti più in Europa che nel mondo islamico; per queste ragioni il Magdi Allam, facendosi forte dell’autorità mediatica che gli viene concessa, stravolge anche l’evidenza per farsi portatore delle ideologie aggressive, fornendo loro una motivazione difensiva.
L’ideale di pace, di solidarietà, di integrazione non appartiene al linguaggio di Allam, perché deve dare corpo alle esigenze violente, alle aggressioni, trovando motivazioni costruite a tavolino, ma propagandate con scientifica attenzione.
Tramite Magdi Allam il cattolicesimo e il cristianesimo, tornano nelle piazze per manifestare odio e propagandare l’esigenza di prosecuzione di quelle guerre che si vogliono far diventare nuove crociate; così un Magdi Allam, egiziano e musulmano, esalta il Dio degli eserciti, che sconfigge il Dio dell’Amore predicato da Cristo.

Rosario Amico Roxas