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domenica 21 aprile 2013

Santi ed eroi in un paese allo sbando



Berlusconi, Al Fano e Schifani applaudono se stessi.

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Eroica la decisione di Napolitano di offrirsi per tamponare il fallimento della politica. Si tratta del tentativo di supplenza del vuoto ideologico che colpisce l’Italia. Napolitano esalta l’ideologia del “bene comune”, offrendosi come vittima sacrificale all’inconcludenza della politica che guarda agli interessi di parte.

A breve assisteremo alla materializzazione del prezzo che l’Italia dovrà pagare a causa della ingovernabilità provocata da Berlusconi e supportata dalle indecisioni di Bersani.

Il paragone con la Chiesa nasce spontaneo, quando dimostra di aver bisogno di Santi e di Martiri per lenire le proprie ferite; così come uno Stato laico necessita di eroi per salvare se stesso dalle trappole ordite dai professionisti della politica; entrambi documentano le debolezze e gli errori che sono chiamati a dirimere.

Papa Francesco sta al suo predecessore dimissionario, come Napolitano sta al vuoto di potere e di credibilità che ha svalutato la nazione agli occhi del mondo.

Rosario Amico Roxas

venerdì 19 aprile 2013

Appello a Bersani e a tutto il PD

di Rosario amico Roxas

BASTA con il gioco al massacro delle personalità più in vista del centro-sinistra.
Prima Marini, adesso Prodi e Rodotà, mandati allo sbaraglio con grande giubilo della banda Berlusconi.

Prodi ha impegni istituzionali a livello internazionale, quindi bisognerà puntare su Rodotà, non come accettazione passiva delle richieste di Grillo, ma per dare una guida sicura alla nazione, ben considerando che la scelta Rodotà aprirebbe le porte alla formazione di un governo, controllato a vista, come vuole il popolo italiano.

La favoletta che l'essere eletti dal popolo esonera dal rispetto delle leggi, è una favoletta berlusconiana. Con l'appoggio del M5* ci sarebbe un controllo rigoroso, che non lascerebbe spazi ai professionisti della politica, incoraggiando gli elettori a tornare alla politica nel verso giusto.
Respingere la proposta di Grillo manifesta una paura che dovrebbe risultare infondata, quella del controllo e della riduzione delle spese della politica, quindi tutto il resto: revisione della legge elettorale, legge sul conflitto di interesse.

Non ci sarebbe neanche bisogno di votare l'inelegibilità di Berlusconi, perchè scomparirebbe di suo dalla circolazione, non senza avere, prima, tentato di mobilitare la piazza con i suoi scagnozzi pagati.
Per cui eletto il Presidente della Repubblica subito un governo con personalità forti al Ministero degli interni e al Ministero della Difesa, fin ora Ministero della Guerra con La Russa.
Allarme democrazia in pericolo.