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sabato 12 aprile 2014

Effetto domino...Da chi fugge Dell'Utri?


La storia politica di Berlusconi è in via di estinzione, e nel modo meno onorevole per lo stesso e per quanti lo hanno sostenuto e ancora lo sostengono.
Ma la caduta del satrapo ha provocato un effetto domino, con la simultanea caduta di alcuni dei maggiori berluscones che hanno lucrato benefici, ministeri, incarichi, e un fiume di denaro.
Cade Formigoni, inquisito con una litania di accuse e la confisca di beni mobili e immobili per cifre da capogiro.
Cade appresso Mastella e sig.ra, già ministro, per paradosso della storia, di Grazia e Giustizia.
Non ha fatto in tempo a sottrarsi Cosentino, per il quale è stato chiesto l’arresto che, però dovrebbe trovare la Camera dei deputati d’accordo .

Ultimo, almeno fino a questo momento e non per importanza, Marcello Dell’Utri, destinatario di un mandato di arresto, ma sparito dalla circolazione e per questo dichiarato latitante.

Sembra evidente che una qualche talpa lo ha avvertito del provvedimento, in tempo per permettergli la precipitosa fuga, che fuga non sarebbe in quanto lo stesso latitante ha fatto sapere (non si sa come) di non essere fuggito ma di curarsi… come se in Italia non esistessero centri di eccellenza a cui rivolgersi.

Questa fuga lascia perplessi e fa pensare che sotto sotto ci sia qualcosa che non convince.

Basta solo approfondire una domanda che faccio ai miei amici virtuali: “Dell’Utri da chi fugge ?”
Dalla magistratura e dalle forze dell’ordine che lo cercano anche con un mandato di arresti internazionale ?
Rispondo forse, probabile….

Ma se fuggisse dai suoi ex complici che temono un probabile “pentimento”, con relativa ammissione delle proprie responsabilità e di quella dei notabili che hanno ruotato intorno al partito del pregiudicato, e si tratta di politici inventati, mafiosi, imprenditori, e il peggio del peggio che abbiamo subito in questi ultimi venti anni ?

L’ombra di un, sia pure, tardivo pentimento, sarebbe l’unica soluzione per Dell’Utri, ormai fuori dal gioco della politica attiva, in attesa che le inchieste a suo carico si trasformino in accuse e, quindi, in galera.

Con un pentimento potrebbe barattare tante verità contro la sua sicurezza personale, sua e della sua famiglia. Fuggire alla magistratura e alle forze dell’ordine, non ha senso, perché, con gli attuali mezzi di comunicazione, sarebbe snidato in breve tempo, a meno che non accettasse di vivere nella clandestinità, come uno dei tanti latitanti di mafia.

Con un pentimento di Dell’Utri e le sue rivelazioni, crollerebbero tantissime ipotesi devianti e porterebbero il vero al cuore del malaffare che ha rovinato la nazione.

Altri pentiti affermano che Dell’Utri avrebbe preso il posto di Salvo Lima come collegamento e referente tra mafia e politica, ottenendo l’appoggio della mafia (ricordiamo il 61 a 0 in Sicilia !) nei confronti di FI, di Berlusconi e del lassismo delle leggi a tutela dei grandi capitali, con sanatorie, condoni e scudi fiscali, oltre che all’assenza di controlli per le grandi evasioni fiscali.

Non so quanto probabile possa essere uno scenario del genere, ma anche la più remota delle ipotesi non farà dormire sonni sereni a molte persone che attualmente si sentono dentro un ventre di vacca…..,

ma anche Dell’Utri non dormirà tanto tranquillo.

Rosario Amico Roxas