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domenica 11 luglio 2010

CHI PAGHERA' LA MANOVRA'? Le fasce più deboli




E' da mesi che veniamo rassicurati, ci è stato detto che abbiamo superato la crisi,che le cose in Italia vanno meglio che all'estero. Adesso: brusco cambiamento di rotta. Il governo italiano ha messo davanti agli occhi del suo popolo la necessità di compiere sacrifici molto pesanti per evitare "il rischio Grecia".
Il nostro super ottimista Silvio ha dichiarato che "abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità". Come si permette di prendere ancora in giro il popolo italiano? Penso che dopo questa manovra sarà seriamente a rischio il welfare locale, specialmente nelle regioni meridionali.
Ci saranno tagli sui servizi essenziali, a discapito delle fasce più deboli. Come vorrebbe un principio di “giustizia sociale”, non si toglie ai ricchi per dare ai poveri, ma si agisce in modo contrario. Questo governo toglie al ceto medio, di conseguenza ci saranno ulteriori nuovi poveri nel nostro paese.
Questa “meraviglia” di manovra colpisce le famiglie italiane. I tagli incideranno sulle famiglie, senza tenere conto del carico familiare. Non si capisce che se mandiamo all'aria la famiglia arriviamo al suicidio demografico.
L'assistenza sanitaria pubblica, la scuola, i servizi per l'infanzia ecc, sono oggi considerati da una certa pubblicità asservita al potere come “sprechi” da cancellare e che devono essere affidati al “libero mercato”. Questo libero mercato senza regole è quello che ci ha regalato l'attuale crisi.
Intanto i poveri aumentano inesorabilmente anche se questo governo, contro ogni logica e non tenendo conto della realtà, tramite i mass media ci fa sapere che “siamo usciti brillantemente dalla crisi”.