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giovedì 23 gennaio 2014

LA SCOPERTA DELLA BOMBA NUCLEARE: riflessioni


Fu l'esperienza di Hiroshima a rendere consapevoli i popoli del mondo che la scienza aveva saputo creare armi capaci di cancellare l'uomo dal pianeta terra...L'avvenimento accaduto il 6 agosto 1945 suonò come un campanello d'allarme ma purtroppo, ancora oggi si continua a fare cattivo uso del progresso scientifico. Penso che se lo scienziato perviene a determinate scoperte, non devono essere manipolate e usate dai militari e dai politici per distruggere l'umanità. La scienza è frutto della ragione umana e, come tale, non deve essere orientata verso il male.
Oggi, per la situazione politica in cui viviamo, si teme una catastrofe in tutto il mondo, proprio per opera della pericolosità delle armi prodotte dalla scienza moderna. Le discordie politiche non dovrebbero mai essere risolte con la guerra, continuando di questo passo si può arrivare a una tragedia universale che estinguerebbe la nostra specie. Questa orrenda prospettiva non è frutto di fantascienza ma una tremenda realtà.
Voglio ricordare le parole del genio di Ulm “Solo trasformando la mentalità dell'uomo si potrà evitare la minaccia che grava sull'universo, di una guerra nucleare. La mentalità dell'uomo è rimasta atavica, uguale ai cavernicoli.
Penso che, per arrivare a un nuovo modo di pensare (per migliorare quanto ancora di buono è rimasto) l'uomo deve abbandonare per sempre i suoi sentimenti impregnati di egoismo perché sono un ostacolo al progresso morale e causa di guerre senza fine. L'uomo, deve adoperarsi, per preparare ai propri figli un mondo pacifico e migliore.
I prodotti essenziali di cui gli esseri umani hanno continuamente bisogno, le ricchezze che la terra gli ha offerto per milioni di anni vanno sempre più assottigliandosi. L'uomo deve incominciare a comprendere che l'acqua, l'aria e gli altri elementi vitali per la sopravvivenza umana, sono ricchezze che devono essere salvaguardate. Non basta scoprire nuovi antidoti contro gravi malattie, non basta arrivare all'esplorazione di altri pianeti, bisogna tenere presente che l'uomo è parte integrante del pianeta terra, al quale il suo essere si è ormai adattato.
L'uomo non può disinteressarsi del rapporto esistente tra il suo modus vivendi e l'ambiente che lo circonda. L'ecologia si prefigge il compito di sensibilizzare sempre più l'uomo nei riguardi della natura. Soltanto una profonda “mutazione culturale” può fermare l'autodistruzione degli esseri umani...

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