di SERGIO GARBELLINI
Enrico Berlinguer, un comunista
con la bandiera rossa dentro il cuore,
seguace di Gramsci, antifascista,
che gli ha trasmesso doti di valore.
A capo di un partito proletario
formato da comuni cittadini,
con un impegno assai straordinario,
guidò i loro miseri destini
In una dimensione più civile,
lottando contro gli avidi padroni
e contro il loro metodo più ostile
per conquistar diritti e protezioni.
Enrico convinceva gli elettori
svolgendo una politica corretta
basata su principi meritori
per una vita sana e bene accetta.
Un simbolo che il popolo italiano
amava con passione sviscerata
e lo teneva in palmo della mano
con devozione e fede illimitata.
Ai suoi comizi, piazze sempre piene,
bandiera rosse dispiegate al vento,
il sangue ribolliva nelle vene
per l’entusiasmo e l’alto gradimento.
La storia l’ha inserito tra gli Eletti
per le sue lotte contro l’ingiustizia,
contro i poteri forti e maledetti
che sfruttavan la gente con furbizia.
Battaglie giornaliere coi potenti
fin dentro il Parlamento ed il Senato
con validi, politici argomenti
per proteggere il popolo affamato !
Un Uomo ch’ha immolato la Sua vita
a fianco a fianco coi lavoratori,
la Sua dottrina, oggi, è ancor seguita
perché tramanda autentici valori.
…Quel pomeriggio a Piazza San Giovanni,
piangevano con l’animo distrutto:
uomini, donne e vecchi di ottant’anni !
Al funerale, … c’era il Mondo in lutto !
Un Uomo dalla fama universale,
il Suo carisma … resterà immortale !!!
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