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venerdì 29 novembre 2013

ENRICO BERLINGUER, UN UOMO NELLA STORIA

di SERGIO GARBELLINI

Enrico Berlinguer, un comunista

con la bandiera rossa dentro il cuore,

seguace di Gramsci, antifascista,

che gli ha trasmesso doti di valore.


A capo di un partito proletario

formato da comuni cittadini,

con un impegno assai straordinario,

guidò i loro miseri destini



In una dimensione più civile,

lottando contro gli avidi padroni

e contro il loro metodo più ostile

per conquistar diritti e protezioni.


Enrico convinceva gli elettori

svolgendo una politica corretta

basata su principi meritori

per una vita sana e bene accetta.



Un simbolo che il popolo italiano

amava con passione sviscerata

e lo teneva in palmo della mano

con devozione e fede illimitata.


Ai suoi comizi, piazze sempre piene,

bandiera rosse dispiegate al vento,

il sangue ribolliva nelle vene

per l’entusiasmo e l’alto gradimento.



La storia l’ha inserito tra gli Eletti

per le sue lotte contro l’ingiustizia,

contro i poteri forti e maledetti

che sfruttavan la gente con furbizia.


Battaglie giornaliere coi potenti

fin dentro il Parlamento ed il Senato

con validi, politici argomenti

per proteggere il popolo affamato !



Un Uomo ch’ha immolato la Sua vita

a fianco a fianco coi lavoratori,

la Sua dottrina, oggi, è ancor seguita

perché tramanda autentici valori.


…Quel pomeriggio a Piazza San Giovanni,

piangevano con l’animo distrutto:

uomini, donne e vecchi di ottant’anni !

Al funerale, … c’era il Mondo in lutto !



Un Uomo dalla fama universale,

il Suo carisma … resterà immortale !!!


giovedì 28 novembre 2013

Ci mancava pure la fidanzata di Silvio


Pascale: «Faccio appello a papa Francesco
Mi riceva e ascolti la tragedia di Silvio»

Corriere della sera del 28 novembre 2013

La sfrontatezza, unita all’ignoranza produce effetti disastrosi.
La ventinovenne Francesca Pascale, fidanzata del quasi ottantenne Berlusconi, vorrebbe essere ricevuta in Vaticano, in udienza privata e personale del Pontefice, per raccontargli la tragedia di $i£vio e Papa Francesco dovrebbe stare lì ad ascoltare e, possibilmente, annuire.

La disponibilità di Papa Francesco non può essere confusa la possibilità di poterlo tirare per la giacchetta e collocarlo da una parte, come se avesse fatto una scelta, in questo caso la peggiore.

Il solo profferire una ipotesi del genere offende l’immagine di Papa Francesco, dimostrando di non aver capito nulla del Suo pontificato, delle Sue parole e delle Sue azioni.

Dopo questo impossibile incontro, cosa si aspetterebbe Francesca (mai nome è stato meno appropriato alla persona !) che Papa Francesco interrompa la Sua predicazione nella quale ci ricorda l’Uomo figlio di Dio, posto sulla Croce per la salvezza dell’umanità e narrare in giro per il mondo le vicende di Berlusconi, evasore, truffatore dello Stato, profittatore, libertino, egoista come “quasi” tutti i capitalisti d’assalto che si dichiarano imprenditori?

Rosario Amico Roxas