di SERGIO GARBELLINI
Enrico Berlinguer, un comunista
con la bandiera rossa dentro il cuore,
seguace di Gramsci, antifascista,
che gli ha trasmesso doti di valore.
A capo di un partito proletario
formato da comuni cittadini,
con un impegno assai straordinario,
guidò i loro miseri destini
In una dimensione più civile,
lottando contro gli avidi padroni
e contro il loro metodo più ostile
per conquistar diritti e protezioni.
Enrico convinceva gli elettori
svolgendo una politica corretta
basata su principi meritori
per una vita sana e bene accetta.
Un simbolo che il popolo italiano
amava con passione sviscerata
e lo teneva in palmo della mano
con devozione e fede illimitata.
Ai suoi comizi, piazze sempre piene,
bandiera rosse dispiegate al vento,
il sangue ribolliva nelle vene
per l’entusiasmo e l’alto gradimento.
La storia l’ha inserito tra gli Eletti
per le sue lotte contro l’ingiustizia,
contro i poteri forti e maledetti
che sfruttavan la gente con furbizia.
Battaglie giornaliere coi potenti
fin dentro il Parlamento ed il Senato
con validi, politici argomenti
per proteggere il popolo affamato !
Un Uomo ch’ha immolato la Sua vita
a fianco a fianco coi lavoratori,
la Sua dottrina, oggi, è ancor seguita
perché tramanda autentici valori.
…Quel pomeriggio a Piazza San Giovanni,
piangevano con l’animo distrutto:
uomini, donne e vecchi di ottant’anni !
Al funerale, … c’era il Mondo in lutto !
Un Uomo dalla fama universale,
il Suo carisma … resterà immortale !!!
venerdì 29 novembre 2013
giovedì 28 novembre 2013
Ci mancava pure la fidanzata di Silvio
Pascale: «Faccio appello a papa Francesco
Mi riceva e ascolti la tragedia di Silvio»
Corriere della sera del 28 novembre 2013
La sfrontatezza, unita all’ignoranza produce effetti disastrosi.
La ventinovenne Francesca Pascale, fidanzata del quasi ottantenne Berlusconi, vorrebbe essere ricevuta in Vaticano, in udienza privata e personale del Pontefice, per raccontargli la tragedia di $i£vio e Papa Francesco dovrebbe stare lì ad ascoltare e, possibilmente, annuire.
La disponibilità di Papa Francesco non può essere confusa la possibilità di poterlo tirare per la giacchetta e collocarlo da una parte, come se avesse fatto una scelta, in questo caso la peggiore.
Il solo profferire una ipotesi del genere offende l’immagine di Papa Francesco, dimostrando di non aver capito nulla del Suo pontificato, delle Sue parole e delle Sue azioni.
Dopo questo impossibile incontro, cosa si aspetterebbe Francesca (mai nome è stato meno appropriato alla persona !) che Papa Francesco interrompa la Sua predicazione nella quale ci ricorda l’Uomo figlio di Dio, posto sulla Croce per la salvezza dell’umanità e narrare in giro per il mondo le vicende di Berlusconi, evasore, truffatore dello Stato, profittatore, libertino, egoista come “quasi” tutti i capitalisti d’assalto che si dichiarano imprenditori?
Rosario Amico Roxas
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