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venerdì 6 dicembre 2013

NELSON MANDELA, OLTRE LA STORIA


Di Sergio Garbellini

N egli archivi della Storia del mondo, vengono

E lencati infiniti, grandi personaggi, ma

L ’unico uomo politico, più rappresentativo,

S imbolo del Sud Africa, che ha voluto

O rganizzare la lotta contro l’Apartheid, è

N elson Rolihlahla Mandela. In tutto il



M ondo viene definito una assoluta,

A utentica leggenda. Una vita spesa

N ella difesa dei diritti umani,

D ella libertà di un popolo oppresso

E dopo aver subito 27 anni di carcere !

L e Sue battaglie, come capo storico dell’

A NC (African National Congress), vennero



O stacolate, a più riprese, dal regime, ma

L a Sua fede e la Sua caparbietà portarono al

T anto agognato negoziato per il superamento tra

R azza bianca e nera, alla comprensione umana

E Gli venne assegnato nel 1993 il Premio Nobel per la Pace.



L e elezioni del 1994, Lo fecero salire sul trono

A fricano, come Presidente della Repubblica, la



S ua importante carica si protrasse sino al 1999.

T ornato nei ranghi, per dedicarsi alla famiglia, l’allora

O ttantenne, Grande Personaggio storico,

R imase all’ombra della vita politica, ma la Sua

I mmagine resta scolpita nel cuore del mondo.

A partheid: la disfatta di un’atroce ingiustizia !!!



Questa notte NELSON MANDELA ci ha lasciati, si è spenta con Lui la LUCE CHE ILLUMINAVA IL MONDO, ma gli uomini non dimenticano la Sua opera ed il messaggio di pace e di umanità che ha saputo divulgare nei nostri cuori. Grazie Nelson, noi tutti l’abbiamo appreso, dal sacrificio della Tua vita. Ed oggi, grazie ai Tuoi insegnamenti e alla Tua umiltà, sappiamo, finalmente, quale significato vero e profondo, ha il verbo dell’amore e della solidarietà umana, Grazie a nome di tutto il mondo.









giovedì 5 dicembre 2013

Minacce al PM Di Matteo


Stato-mafia, dal carcere nuove minacce di Riina al pm Di Matteo: «Corleone non dimentica»

(Il Messaggero del 5 dic. 2013)



Se Corleone non dimentica, lo Stato ha il dovere di agire preventivamente. Duole doverlo affermate, e mi pentirò di averlo scritto, ma la lotta alla mafia da parte delle attuali espressioni politiche, non caverà un ragno dal buco. Le connivenze sono ancora molto strette e operative, per cui nessuna azione repressiva sarà mai approvata. Con Alfano ministro degli interni poi…..!!!!!

La mafia, come tutte le organizzazioni malavitose e terroristiche, agisce nell’ombra, con viltà; semina paura nascondendosi in anfratti di comodo che vengono comodamente, chiamate “latitanze”.
Le forze dell’ordine non dispongono delle armi necessarie per una rigorosa lotta al fenomeno mafioso (ivi comprese le tante sigle distintive), dovendo operare secondo i dettati delle leggi che sono state promulgate dagli stessi politici che sono in connivenza con la mafia.
E’ il cane che si morde la coda.
Mai visto un tacchino che organizza la festa di Natale !

Il marcio è al vertice delle istituzioni che hanno operato in perfetta simbiosi con le mafie, permettendo e agevolando gli arricchimenti che permettono di spadroneggiare e disporre di una manovalanza, praticamente, senza limiti.

E’ intollerabile dover subire le minacce di Riina ed assistere impotenti alla scorrere del tempo, in attesa che le minacce si tramutino in atti concreti. Cosa vogliono fare le istituzioni ? Organizzare un ulteriore processo penale, con una ulteriore condanna che nulla cambia a chi ha già parecchi ergastoli da scontare e più di quello non può pagare.
Ma ci sono i parenti, i figli, che attualmente godono del patrimonio che il genitore ha creato proprio con le stragi e la violenza; se il patrimonio è ereditabile, perché non deve essere ereditabile quanto non scontato di pene residue ? b Se Riina ha accumulato tre ergastoli e riesce ad onorarne, per ovvie ragioni, solo uno, allora gli altri due devono far parte dell’asse ereditario, a meno che l’erede o gli eredi non accettino l’eredità, dopo aver usato il beneficio di inventario.

Nei secoli scorsi ci pensarono i Beati Paoli ad amministrare la giustizia.
La società nacque come reazione allo strapotere e ai soprusi dei nobili che amministravano direttamente anche la giustizia criminale. Ora i soprusi avvengono da parte di taluni vertici mafiosi, che andrebbero combattuti con i loro stessi mezzi e le loro stesse armi; sarà anche giustizialismo, ma i predicatori del garantismo sono gli stessi conniventi con le associazioni criminali, con le quali hanno collaborato “legalmente” regalando loro amnistie, condoni tombali, sanatorie, scudi fiscali e assenza di controlli in nome di uno Stato che si dichiara liberista.

Ora capisco bene dove hanno imparato la tecnica del ricatto politico “si fa così o cade il governo” , è la medesima tecnica delle mafie che accomuna delinquenti e politici nell’unico calderone del malaffare.

Rosario Amico Roxas


martedì 3 dicembre 2013

BOMBA NUCLEARE: riflessioni


Fu l'esperienza di Hiroshima a rendere consapevoli i popoli del mondo che la scienza aveva saputo creare armi capaci di cancellare l'uomo dal pianeta terra...L'avvenimento accaduto il 6 agosto 1945 suonò come un campanello d'allarme ma purtroppo, ancora oggi si continua a fare cattivo uso del progresso scientifico. Penso che se lo scienziato perviene a determinate scoperte, non devono essere manipolate e usate dai militari e dai politici per distruggere l'umanità. La scienza è frutto della ragione umana e, come tale, non deve essere orientata verso il male.
Oggi, per la situazione politica in cui viviamo, si teme una catastrofe in tutto il mondo, proprio per opera della pericolosità delle armi prodotte dalla scienza moderna. Le discordie politiche non dovrebbero mai essere risolte con la guerra, continuando di questo passo si può arrivare a una tragedia universale che estinguerebbe la nostra specie. Questa orrenda prospettiva non è frutto di fantascienza ma una tremenda realtà.
Voglio ricordare le parole del genio di Ulm “Solo trasformando la mentalità dell'uomo si potrà evitare la minaccia che grava sull'universo, di una guerra nucleare. La mentalità dell'uomo è rimasta atavica, uguale ai cavernicoli.
Penso che, per arrivare a un nuovo modo di pensare (per migliorare quanto ancora di buono è rimasto) l'uomo deve abbandonare per sempre i suoi sentimenti impregnati di egoismo perché sono un ostacolo al progresso morale e causa di guerre senza fine. L'uomo, deve adoperarsi, per preparare ai propri figli un mondo pacifico e migliore.
I prodotti essenziali di cui gli esseri umani hanno continuamente bisogno, le ricchezze che la terra gli ha offerto per milioni di anni vanno sempre più assottigliandosi. L'uomo deve incominciare a comprendere che l'acqua, l'aria e gli altri elementi vitali per la sopravvivenza umana, sono ricchezze che devono essere salvaguardate. Non basta scoprire nuovi antidoti contro gravi malattie, non basta arrivare all'esplorazione di altri pianeti, bisogna tenere presente che l'uomo è parte integrante del pianeta terra, al quale il suo essere si è ormai adattato.
L'uomo non può disinteressarsi al rapporto esistente tra il suo modus vivendi e l'ambiente che lo circonda. L'ecologia si prefigge il compito di sensibilizzare sempre più l'uomo nei riguardi della natura. Soltanto una profonda “mutazione culturale” può fermare l'autodistruzione degli esseri umani...