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martedì 3 gennaio 2012

L'orgoglio di ripartire

È senza nostalgia che abbiamo dato l'addio all'anno vecchio. È stato un anno terribile il 2011. Nel 2011 ci sono state enormi difficoltà nel mondo del lavoro, sono aumentati i disoccupati e i cassintegrati, è stato l'anno del crollo dell'euro, delle inondazioni, l'anno dei mille processi per Silvio Berlusconi. Decisamente un anno da dimenticare ma...nonostante tutto dobbiamo dire basta alla paura. Ne siamo stati prigionieri per tutto il 2011. Bisogna uscire da questa cappa di terrore che ci soffoca e non ci fa respirare. Bisogna incominciare a pensare e agire in modo positivo cercando d'individuare uno spiraglio nella nebbia che ci avvolge.
La crisi economica non si può negare: è evidente, sotto gli occhi di tutti, le aziende chiudono, licenziano, molte famiglie diventano sempre più povere.L'Italia è uno dei paesi dell'Eurozona già entrati in fase recessiva. Come si può essere ottimisti? Èsistono mille ragioni per entrare nel buco nero della depressione, però...voglio chiedere: “Cosa si guadagna a essere pessimisti?” Nulla. Se siamo pessimisti rischiamo di perdere anche quel poco di energia che ci rimane e rischiamo di distruggere il corpo e la mente. Noi, che facciamo parte di questa società siamo obbligati per noi stessi, per la nostra famiglia, per coloro che ci circondano a cercare di conquistare una vita dignitosa.
Come dobbiamo agire? Affrontando con coraggio le difficoltà che si presentano davanti a noi. Non arrendiamoci. Dobbiamo avere più fiducia in noi stessi. È proprio questo il momento in cui ci dobbiamo rimboccare le maniche e costruire una società diversa, senza clientelismi, raccomandazioni...dove può e deve esistere la meritocrazia. Avanti allora all'insegna del coraggio e con l' orgoglio di ripartire.
È vero che a volte ci lasciamo prendere dal fatalismo ma...Diamine!! Diamoci una mossa, una sferzata d'energia. Ribelliamoci alle ingiustizie. Diamoci da fare, parliamo, scriviamo, raccogliamo firme per combattere il degrado in cui si ritrovano la scuola, la sanità ecc. Avviamoci verso il cammino che (passo dopo passo) condurrà l'Italia a essere un paese un poco più equo e migliore. L' Italia è migliore di come appare e negli italiani ci sono intelligenze e competenze. Possiamo farcela.
BUON ANNO 2012 con l'augurio e l'esortazione che ciascuno di noi possa fare la sua parte (piccola o grande che sia) e spendere il tempo in modo proficuo e attivo, senza sprecarlo con la rassegnazione.

7 commenti:

  1. Hai ragione Sara, anche se la difficoltà del momento è reale e i notiziari non fanno altro che girare il coltello nella piaga per cui ci vuole davvero tanta forza per star su e non tutti la posseggono...Ma sono convinta che piangersi addosso ed essere passivi non serva a nulla e allora diamoci una bella scrollata rimboccandoci le mani...
    Ciao cara...:-))

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  2. L'ottimismo è una condizione psicologica che dà energia! Ben lo sanno i nostri politici, che lo ostentano per rialzare il morale di noi poveri cittadini. Ma non basta. Occorrono davvero dei cambiamenti individuali e sociali. E occorre anche che questi politici si accorgano dell'insofferenza del cittadino, e che sarebbe ora di diminuire privilegi a parlamentari e al contorno osannante di pubblici dipendenti, privilegiati anche loro, rispetto a tutti gli altri. Io personalmente ho firmato le petizioni che sono state fatte in questo senso. Ed esprimo pubblicamente il mio biasimo, senza sconti per nessuna tendenza politica.

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  3. Difficile non farsi prendere dallo sconforto e dalla delusione .Ma a nulla porterebbe questo tipo di atteggiamento.Quindi scrolliamo le spalle e alziamo la testa per andare avanti.Ma....occhi aperti !
    Ciao!

    Garbofania

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  4. C'è una corruzione diffusa,non solo in EUROPA,ma in tutto il mondo e questa crisi è la conseguenza,bisogna pensare alle persone per aiutarle,non per sfruttarle,stiamo tornando al periodo del dopo guerra.Le persone non devono mettere la testa sotto la sabbia,come fanno gli struzzi,ma armarsi di buona volontà per risalire la china.La nostra cara ITALIA deve rinascere meglio di prima,deve ritrovare il suo orgoglio,non bisogna avere paura di parlare,di ascoltare e di agire nella legalità,difendere la dignità umana,coraggio ce la faremo!

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  5. Ieri 13 -01-2012,parliamo della Grecia,così vicina a noi,ricca di cultura,di storia,di bellezza artistica,trasmessaa tutto l'Occidente,sta per morire,199voti favorevoli e 74 contrari,proprio nel paese che oltre 2000 anni fa ha visto la nascita della democrazia,intesa come governo del popolo,un'ampia maggioranza parlamentare ha decretato la fine della stessa.D'altronde Papademos era stato chiaro:"E' l'ora delle decisioni,abbiamo davanti un piano che ci aiuterà a uscire dalla crisi economica"poi ha cindito il tutto con un pò di paura,sostenendo che una votazione sbagliata porterebbe un catastrofico dafault,l'isolamento e l'uscita dall'euro.15000 dipendenti pubblici da licenziare,150 mila impieghi statali da cancellare entri 2015,lo stato svenderà servizi e beni per 50 miliardi di euro,una carneficina,non altro modo per definirla,con tutti questi sacrifici , la Grecia non è salva,come Portogallo,Spagna,Italia ed a catena molti paesi europei.Dovrebbero far fronte comune e richiedere tutti assieme misure più eque e socialmente accettabili per il pagamento,oltre una drastica riduzione dell'importo,e se queste condizioni non venissero accettate,sarebbe il fallimento,ma a questo punto non di Grecia,Italia e Spagna,ma di buona parte del mondo industrializzato.La globalizzazione economica,con la forza propria dell'egoismo del prepotente,non è stata accompagnata dalla globalizzazione sociale,unico equilibrio che,con la forza della solidarietà dell'umile,avrebbe consentito all'umanità la convivenza pacifica.

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  6. una correzione il giorno 13.02-2012 è stata decretata la morte della democrazia in Grecia,non cindito,ma condito,non dafault,ma default,chiedo scusa per la distrazione,un caro saluto a Sara

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  7. Sempre precisa Colomba...Grazie per i tuoi commenti

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